21 gennaio 2017 Prima Giornata di sensibilizzazione sul Linfedema in Campania, organizzata da SOSLinfedema onlus e Italf onlus.
Annamaria Cangiano, referente campana per SOSLinfedema onlus, e Angela Piantadosi, membro del comitato scientifico di SOSLinfedema onlus, con l’aiuto del prof. Bruno Amato, hanno dato vita a una giornata ricca di spunti che ha viste coinvolte molteplici figure di operatori che gravitano intorno ai malati di Linfedema.
Il 15 ottobre durante la conferenza stampa per l’approvazione delle Linee guida ribadimmo che come associazione avremmo continuato a vigilare su quanto sarebbe accaduto circa l’emanazione dei Lea e tutto ciò che serve per garantire diagnosi e cure ai malati di linfedema. Dopo le giornate di sensibilizzazione in Sicilia, Calabria e Basilicata, la Campania.
Perché una giornata di sensibilizzazione?
Perché c’è bisogno di diffondere la conoscenza della malattia non solo tra i malati ma anche tra i medici, i fisioterapisti, gli psicologi. Dagli interventi e dal confronto della tavola rotonda tra pazienti e operatori è emersa chiara ancora una volta la necessità di continuare a mantenere viva l’attenzione sull’applicazione delle Linee guida e dei futuri Lea. Non solo ci sono ancora differenze tra una regione e l’altra, addirittura tra un Asl e l’altra di una stessa città ci può essere un diverso trattamento per la stessa patologia. E’ necessario incrementare la ricerca; aumentare i centri in cui sia possibile curarsi per evitare il nomadismo da una città all’altra, da una regione all’altra; migliorare la formazione delle figure coinvolte nella diagnosi e nelle terapie.
I pazienti devono avere sempre più punti di riferimento a cui rivolgersi e le giornate servono a creare dei ponti, a dare delle risposte. Prossime giornate in programma Umbria, Lazio, Molise, Veneto, Lombardia, Emilia Romagna…e poi il campus estivo di Viggianello che permetterà di trascorrere una settimana di vacanza in cui prendersi cura di sé stessi nel migliore dei modi. Come associazione continuiamo a lavorare perché il futuro sia sempre più roseo per chi si ammala di Linfedema.