Si è svolta poi una interessante Tavola rotonda sulla presa in carico del paziente con linfedema in struttura termale. Hanno esposto i problemi il dr. Bregolin (presidente dell’associazione degli albergatori di Abano Terme) che ha sottolineato la piena disponibilità dei 90 alberghi di Abano Terme (ciascuno dotato di piscina termale) a collaborare con i clinici. E’ stato poi la volta del dr. Voltolina Coordinatore del Consorzio ‘Terme Euganee’ che ha parlato di una grande potenzialità ancora non sfruttata da parte delle terme nei confronti dei pazienti con linfedema. Caldara, direttore scientifico dell’associazione alberghiera di Abano Terme ha illustrato alcune proprietà terapeutiche antinfiammatorie delle sostanze contenute nelle acque di queste terme ed il professor Masiero ne ha ulteriormente sottolineato i vantaggi terapeutici.

Lo scrivente ha allora ricordato che non si stava parlando di ‘cose nuove’. La novità vera è che, come già iniziato a fare in altre regioni, occorrerebbe adattare le varie Strutture alberghiere per renderle pronte a recepire anche pazienti (con staff medico e di fisioterapisti, magari in determinati periodi dell’anno) per dare il via ad una mini-rivoluzione dell’assistenza dei malati con linfedema, istituendo una sorta di ‘Turismo Sanitario’ (concetto caro al dr. Bertelli) ove il Sistema Sanitario Nazionale potrebbe intervenire con diarie più contenute rispetto alle diarie riabilitative; inoltre, a parte della spesa, potrebbe anche contribuire il paziente stesso (quale compartecipazione). Lo stato ridurrebbe i costi ed eviterebbe anche la penosa ‘fuga’ verso centri esteri, ormai non più giustificabile. Queste considerazioni hanno talmente colpito i membri della Tavola Rotonda che il Professor Masiero ha subito proposto la costituzione di un gruppo di lavoro dedicato che si occuperà (con gli imprenditori ed a livello politico) del problema.

E’ stata quindi la volta del Professor Basaglia. Meno di un mese fa si è incontrato con il Ministro Balduzzi per la ratifica finale dei nuovi LEA. A suo dire ci sarebbero, nonostante i tagli ulteriori, discrete prospettive per i pazienti con linfedema. Staremo a vedere…..!

Giannini, di Ancona, ha quindi spiegato come alcuni indumenti elastici, riportando i codici ‘riconducibili’ ai tutori per arto possono essere forniti nel rispetto del Nomenclatore Tariffario, purché il paziente abbia riconosciuta una invalidità civile, anche minima.

Lo scrivente ha quindi presentato gli aggiornamenti sulle Linee guida nazionali ricordando che una apposita commissione coordinata dal sottoscritto si sta interessando proprio in questo periodo di rinnovare le Linee guida del Collegio Italiano di Flebologia.

Ricci ha quindi presentato nuovi dati relativamente al suo Indice di disabilità sul grosso braccio.

Onorato ha fatto dei cenni al Lipedema: come approcciarlo dal punto di vista diagnostico, anche con l’aiuto del Plicometro, e come procedere con il trattamento su forme così complesse.

Il congresso si è quindi concluso con tre relazioni: sulla biorisonanza magnetica da parte della Zanetti, su nuove tecniche di bendaggio presentate da Riboli e sull’attività fisica all’aperto: Nordic Walking, presentata da Pastore, utile completamento al protocollo terapeutico.

Continuiamo a confrontarci ed a crescere per meglio assistere i malati con un grande impegno individuale e di gruppo: è stato questo il commento unanime finale da parte di tutti i presenti.

 

Sandro Michelini

 

Roma 31 Marzo 2012

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