Il report del prof. Michelini da Darwin 26-28 Maggio 2016

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415 partecipanti (circa il 15% medici, il 70% tra fisioterapisti, terapisti occupazionali ed infermieri, il 10% pazienti ed il 5% aziende del settore) per una ‘tre giorni’ di fuoco in cui si sono susseguite sessioni (su 4 sale diverse) interessanti tutti gli argomenti (scientifici e non) che riguardano i problemi legati al Linfedema ed al Lipedema. Si, l’International Lymphoedema Framework, la cui espressione italiana (l’ITALF) è nata da poco tempo, ha realmente uno spirito di approccio al problema ‘innovativo’ e molto coinvolgente; non è difficile affermare che lì dentro coesistono armonicamente contenuti scientifici, anche di elevato livello, con aspetti epidemiologici, politici, economici e psico-sociali, oltre che organizzativi e divulgativi e formativi, che si integrano in una affaccendata ricerca di risposte concrete a ciascuno degli aspetti descritti. La maggioranza dei presenti era australiana dato, peraltro, che il Congresso era stato organizzato in questo Paese dall’Associazione Australiana dedicata al Linfedema (ALA), in collaborazione con l’ILF. Ma erano presenti anche operatori sanitari, di tutte le professioni, provenienti dagli Stati Uniti, dal Canada, dalla Nuova Zelanda, da Singapore, dal Giappone, dalla Corea del Sud, dalla Cina e da vari paesi europei (Italia, Francia, Inghilterra, Irlanda, Finlandia, Germania, Belgio, Spagna, Olanda, Danimarca); mancavano, purtroppo come al solito, gli africani che, in questo settore, ancora non mostrano un interesse reale ed ufficiale. Ma è stato interessante anche osservare come, soprattutto nei paesi anglosassoni, le figure degli infermieri e dei fisioterapisti (considerate sotto tutti i punti di vista, alla pari con i medici) mostrano un interesse particolare per discipline, come la Linfologia, che, ad esempio in Italia, come in altri paesi, non trovano altrettanti proseliti soprattutto presso gli infermieri.

Dopo i saluti inaugurali di rito (preceduti nella serata precedente da un Cocktail di benvenuto offerto ad alcuni di noi dal Ministro della Salute del North Territory dell’Australia – lo Stato di Darwin – presso il Parlament House di Darwin), c’è stato un breve ma gradito spettacolo di artisti che, vestiti in costumi Maori, hanno eseguito dei canti e dei balli originari di questa popolazione aborigena australiana.

Sono quindi iniziati i lavori con una relazione della Witte (Tucson-Arizona) sulla ‘storia’ e lo ‘stato dell’arte’ della Linfologia; ovviamente ha sottolineato l’importanza delle nuove tecniche diagnostiche (Linfangio-risonanza in primis) e degli studi genetici dai quali non si può prescindere. Successivamente Belgrado (Brussels) ha dimostrato come, studiando con i raggi infrarossi le regioni anatomiche interessate, è possibile evidenziare le alterazioni circolatorie (sia sul versante venoso che linfatico) dopo intervento per cancro della mammella, ritenute responsabili dell’insorgenza dell’edema. In una nuova relazione la Witte ha sottolineato come, ancora oggi, l’ignoranza clinica che impedisce di fare diagnosi precoce di Linfedema o di fare una adeguata diagnosi differenziale sui vari tipi di edema, interessi tutta la classe medica e sanitaria in genere, a livello planetario (concetto ripreso in più di una circostanza in sede di discussioni anche dallo scrivente). Contemporaneamente, in altre tre aule, si svolgevano altri tre workshop. Terence Ryan (Inglese), con la sua esperienza pluridecennale, descriveva il flagello della Filaria in molte regioni povere ove ancora il parassita è ziamdemico e tutt’altro che debellato. La Herbst, notissima endocrinologa studiosa delle disfunzioni del tessuto adiposo, teneva una Lettura sul Lipedema, ricordando come l’affezione non riconosca ancora una genesi certa ma che sicuramente questa è legata a ‘difetti della cellula adiposa’ cui si associano ‘disordini del metabolismo endogeno’ ed ‘errori nell’alimentazione’ (come al solito interazione tra genetica e fattori ambientali). A proposito dell’alimentazione e di alcuni principi attivi sul Lipedema, la studiosa ha fatto delle osservazioni interessanti (da approfondire nei particolari) riguardanti alcune sostanze; in particolare un effetto positivo (da valutare circa i possibili effetti collaterali e/o avversi e sempre sotto controllo medico) lo eserciterebbero:  la Terbutalina da 5 mg. (1 compressa al dì), la Theofillina da 200 mg./die ed il Losartan, la Relaxina e la Metformina che ridurrebbero la fibrosi secondaria nel Lipedema. In particolare la Metformina inibirebbe l’enzima HIF 1alfa, potente attivatore della fibrosi. Il Selenio, al dosaggio di 200 µgr./die ridurrebbe in maniera sensibile l’azione infiammatoria sulla matrice interstiziale indotta dalle metalloproteasi, ridurrebbe la frequenza e l’intensità degli episodi di erisipela ed avrebbe un sostanziale effetto antinfiammatorio sui tessuti. Il banale Limone (con i suoi contenuti) ha effetto di contenimento dell’incremento ponderale e dell’ipertrofia adipocitaria in genere ed inibirebbe anche l’azione di più enzimi fibrotizzanti sui tessuti. Da evitare assolutamente (controllare il contenuto di alcuni cibi che si acquistano in questo senso!) il Monosodio glutammato: nei topi ha manifestato la tendenza allo sviluppo dell’obesità. Ha concluso affermando che la fibrosi e la linfostasi sono conseguenze del Lipedema, non lo precedono! Ad una mia domanda se una mutazione del gene della Melanocortina4 potrebbe entrare nella genesi del Lipedema mi ha replicato di non saper rispondere; ad una mia seconda domanda se il Lipedema sia un edema extracellulare o cellulare ha dato una risposta incerta, confermando peraltro che la cellula adiposo ‘patologica’ incamera moltissima acqua contribuendo, come cellula, all’ingombro meccanico. Jane Turner, una psicologa australiana, in altra aula, evidenziava come l’approccio al paziente con patologia cronica (come il Linfedema o il Lipedema) non debba essere ‘di commiserazione’ ma di sano e costruttivo confronto nell’ottica di una ‘alleanza terapeutica’ tra paziente ed operatore sanitario. E’ stata quindi la volta di Christine Moffat, una caposala inglese che, di fatto, ha dato un enorme impulso alla nascita ed allo sviluppo dell’ILF. Ha parlato di un suo cavallo di battaglia: il Limprint; un questionario di raccolta dati epidemiologici sugli edemi periferici che si sta sviluppando in molti Paesi. I concetti che lo ispirano sono: a) identificare l’incidenza delle varie cause di edema periferico; b) verificare come i singoli quadri clinici vengano presi in carico (o meno) dai vari sistemi sanitari; c) esercitare, dati alla mano, pressioni sulle istituzioni pubbliche (ministeri della salute) e private (assicurazioni) affinché questi malati trovino soddisfazione ai loro bisogni di salute.

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Nel pomeriggio abbiamo avuto un incontro riservato con la Moffat ed il suo staff per pianificare la raccolta dati anche in Italia (nel maggior numero di Centri possibile). Si è quindi susseguita una serie di relazioni sull’utilità degli esercizi fisici, sugli esercizi in acqua, sulle self-terapie (giudicate sempre molto utili) e sull’educazione del paziente. Altre relazioni hanno riguardato la bioimpedemzometria e la tonometria. Isabelle Queré (Francia), altro socio costitutivo dell’ILF, ha quindi ricordato come il materiale Mobiderm, utilizzato durante le ore notturne, migliori il drenaggio nel linfedema dell’arto superiore. Si è quindi svolta una interessante tavola rotonda sul management del Linfedema nel bambino e nell’età evolutiva in genere. Gli argomenti trattati hanno riguardato i tutori elastici (da prescrivere e rinnovare con un occhio clinico complessivo al singolo caso), gli aspetti psicologici, spesso sottostimati circa le gravi ripercussioni anche comportamentali che la patologia comporta nell’età evolutiva; anche perché, se è vero che i bambini sono ‘senza filtri’ ed ‘ipocrisie’, sono anche giudici ‘severi’ e non tengono conto nei loro giudizi della sensibilità di chi coglie l’osservazione; il giudicare ‘diverso’, in senso minorativo, il coetaneo con linfedema, magari con espressioni ed atteggiamenti ‘di gruppo’, può portare a reazioni, anche gravi, di ‘chiusura’ e depressione da parte degli interessati. Altro tema trattato la possibile indicazione chirurgica; tema sul quale non ci sono state risposte, né in relazione alle modalità, né ai tempi. Infine il dibattuto argomento della trasmissibilità dell’affezione nei figli. Lo scrivente, a questo proposito, ha evidenziato come ci sia una profonda differenza tra le forme familiari, quelle sporadiche, quelle sindromiche, quelle ‘de novo’ e quelle somatiche, evidenziando come molte delle sporadiche e tutte le somatiche non vengano o non possano essere trasmesse, a differenza della familiari e della sindromiche. In sede di discussione abbiamo personalmente evidenziato come la figura del fisioterapista (tra le altre sanitarie implicate) in una patologia cronica che andrà gestita per l’intera vita, sia fondamentale nell’approccio interpersonale; in questo senso esiste una disomogenea preparazione di base da parte dei singoli operatori (e questo è un problema sentito in tutti i paesi); ho proposto, con l’aiuto dell’ILF e delle varie organizzazioni nazionali, di tentare di omogeneizzare i livelli di preparazione con ‘Training Course specifici e, possibilmente, univoci in quanto a contenuti, riconosciuti anche dagli organi competenti (scientifici ed istituzionali). Belgrado ha quindi presentato l’utilità del ‘Lipofilling’ ascellare nella prevenzione e nella cura del grosso braccio post-mastectomia (almeno nei casi indicati). Si è quindi svolta una serie di relazioni di Armer (Stati Uniti), Anna Kennedy (altro socio fondatore, canadese,  dell’ILF) e Margaret Sneddon (Glasgow UK, altra socia fondatrice) sull’educazione dei pazienti e sul coinvolgimento degli stessi nei progetti assistenziali migliorativi e capillari sul territorio. Si sono quindi susseguiti vari workshops organizzati dalle aziende sponsorizzatrici della manifestazione.

Ryan ha quindi evidenziato alcune delle alterazioni della cute e degli annessi cutanei che si associano al linfedema, peggiorando la qualità di vita dei pazienti, sia per le alterazioni distrofiche (unghie ed annessi) che per le infezioni ricorrenti che queste determinano. Di qui l’importanza di una cura continua e di una prevenzione secondaria costante. Keeley (altro socio fondatore dell’ILF) ha quindi tenuto una relazione sull’edema degli arti inferiori nei soggetti con sclerosi multipla: una complicanza praticamente costante in questi soggetti. Koelmeyer (Nuova Zelanda) ha quindi posto l’accento su come il linfedema influenzi, a volte in maniera inesorabile, l’attività lavorativa soprattutto della donna che ne è affetta. E’ stata quindi la volta dello scrivente che ha esposto le attuali conoscenze di genetica confermando, dai dati in possesso dei massimi esperti mondiali, che ancora conosciamo solo la ‘punta dell’Iceberg’ di questo argomento, ma che in ogni caso le forme primarie, nel loro insieme, sono in costante crescita nella popolazione mondiale.

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La Koelmayer (Nuova Zelanda) ha quindi parlato della sua esperienza sulle anastomosi linfatico-venose, ricordando, tuttavia, la necessità di un controllo costante dal punto di vista clinico e la necessità di non abbandonare i trattamenti fisici periodici e l’utilizzo dell’indumento elastico. Belgrado ha successivamente dimostrato come la videofluoroscopia può addirittura influenzare le manovre di linfodrenaggio, privilegiando ‘percorsi anatomici’ individuati come ‘preferenziali’ per il drenaggio stesso. Lo scrivente e la collega Marina Cestari a questo punto (pomeriggio del secondo giorno dell’evento) sono stati invitati in un ambiente vicino alla sede congressuale per discutere circa l’organizzazione del prossimo congresso mondiale dell’ILF che si terrà nei giorni 27-29 Aprile 2017 a Siracusa ed al quale siamo tutti invitati a partecipare, nei limiti delle proprie disponibilità. Nella riunione si sono chiariti e convenuti molti aspetti dell’organizzazione, sia scientifici che logistico-strutturali. La giornata del sabato (quella conclusiva) ha visto nuovamente la nostra formazione in prima linea. Marina Cestari ha esposto la sua relazione sulla scintigrafia linfatica nel Lipedema, evidenziando come in moltissimi casi, nei vari stadi clinici, il Lipedema determini secondariamente anche una alterazione del decorso (con tortuosità e presenza di zone di stasi conclamate – dermal back flow -) e della capacità di trasporto del sistema linfatico, con linfonodi inguinali indenni e perfettamente captanti. Questo testimonia ulteriormente che il Lipedema nasce come tale e, solo secondariamente, determina una conseguente stasi linfatica. La relazione è stata molto apprezzata, anche dalla Herbst che era presente e che si è resa disponibile per eventuali collaborazioni negli studi sull’affezione. Si sono quindi alternate relazioni su come si deve misurare un arto con linfedema (volumetria, impedenzometria, tonometria, cirtometria), fino alla rilevazione del volume con computer che valuta le tre dimensioni dello spazio. Si è quindi svolta una riunione congiunta delle varie società nazionali nella quale si è proceduto, per gruppi, alla disamina delle attività nei singoli paesi ed all’analisi delle criticità avvertite come maggiori. Per il nostro paese abbiamo evidenziato come stiamo tentando di sviluppare i canali informativi anche presso i medici di base (ma anche presso gli specialisti) e che stiamo lavorando alle linee guida ministeriali per assicurare ai malati l’assistenza minima dovuta.

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Abbiamo, a questo proposito,  richiesto ed ottenuto un impegno formale ed ufficiale dell’ILF (con Lettera) presso le autorità governative italiane affinché velocizzino le procedure per rendere definitivamente esecutive le linee di indirizzo stesse. Il pomeriggio del sabato è stato caratterizzato da una tavola rotonda sul Drenaggio Linfatico Manuale che è stato unanimemente ritenuto come un presidio valido (anche se molto soggettivo ed operatore dipendente) nell’ambito di un trattamento fisico decongestivo complesso che deve sempre avvalersi della concomitanza di più tecniche terapeutiche (come ribadito anche dalle linee guida delle principali società scientifiche mondiali del settore).

Dopo i ringraziamenti di rito agli organizzatori la manifestazione si è conclusa con la presentazione del prossimo congresso della Società Australiana che si terrà nel 2017 a Brisbane e con la presentazione del prossimo congresso mondiale ILF che, come detto, si terrà in Italia, a Siracusa, con la proiezione di un rapido filmato (che vi proponiamo a parte), apprezzato dai presenti.

Una esperienza, questa australiana, ricca di contenuti e di confronti che sicuramente porterà nuove idee per lo sviluppo dei programmi sia dell’ITALF che dell’associazione SOS Linfedema.

                                                                                  Dr. Sandro Michelini

Darwin 29 Maggio 2016

Lettera del Presidente della Società Europea di Linfologia al Ministro della Salute.

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Nell’informarVi che abbiamo ripreso i contatti con l’avv. Maria Montemagno per diffidare il Ministero della Salute, pubblichiamo a seguire il Testo Integrale del Documento Appello inoltrato dal Presidente della European Society of Lymphology prof. Francesco Boccardo al Ministro della Salute nel corso del recente congresso della Società Europea di Linfologia.

To the Minister of Health of the Italian Government.  
This Scientific Society received a request from the association “SOS Linfedema” and “ITALF” in order to stimulate the Italian Government to approve the Document that regulates the “Assistance of patients with Lymphatic Diseases”. The rules reported in it have already been followed in many European Countries. This Society well understand the serious physical and psychological disability of patients affected from these remarkable dysfunctions and ask the Minister of Health to rapidly complete the iter of the Document, including the state of “rare pathology” of primary lymphedema and the following possibilities:

  • – A proper assistance according to different assistance settings;
  • – Giving the patients the indispensable elastic compression garments, as it happens for other materials supplied for various chronic disabling diseases.

Hoping in your political and social human sensitivity.  
Sincerely Yours, 
The ESL President and the Executive Committee 
prof. Francesco Boccardo

Al Ministro della Salute del Governo italiano.
Questa Società Scientifica ha ricevuto una richiesta da parte dell’associazione “SOS linfedema” e “ITALF” al fine di stimolare il governo italiano per l’approvazione del documento che regola la “assistenza dei pazienti con malattie linfatiche”. Le norme riportate in essa sono già stati seguite in molti paesi europei. Questa Società ben comprende la grave disabilità fisica e psicologica dei pazienti affetti da queste notevoli disfunzioni e chiede al Ministro della Salute di completare rapidamente l’iter del documento, tra cui lo stato di “rara patologia” del linfedema primario e le seguenti possibilità:

  • – Ad assicurare adeguata assistenza in base alle diverse impostazioni di assistenza;
  • – Dare ai pazienti i tutori di compressione elastica indispensabili, come avviene per gli altri materiali forniti per varie malattie croniche invalidanti.

Sperando nella vostra politica e sociale sensibilità umana.
Sinceramente Vostro ,
Il Presidente ESL e del Comitato Esecutivo
prof. Francesco Boccardo

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Giornata Regionale di Sensibilizzazione sul LINFEDEMA in Sicilia

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La 1° Giornota regionale di sensibilizzazione sul linfedema, è organizzate da ITA.L.F.

ITALF onlus rappresenta l’estensione italiana della INTERNATIONAL LYMPHOEDEMA FRAMEWORK, la più importante associazione internazionale che si occupa di Linfologia in maniera globale unendo Associazioni di pazienti, Medici Linfologi, Fisioterapisti ed Aziende del settore, e da SOS Linfedema onlus, associazione nazionale per i pazienti di linfedema e patologie correlate, accreditata sul portale ORPHANET e sul sito del Ministero della Salute

Il linfedema come da definizione dell’OMS, è una patologie cronica, progressiva, invalidante.
La principale caratteristica del linfedema è il rallentamento delle circo lezione linfatica agli arti di solito inferiori me anche superiori, con accumulo di linfe ed aumento del volume dell’arto colpito, la progressione della malattie può determinare aumento notevole del volume e del peso dell’arto, con comparse di complicazioni, tali condizioni possono portare ed importanti limitazioni funzionali e problematiche psicologiche con notevole compromissione  della qualità di vita del paziente.

La giornata diretta ai medici ed anche ai malati di linfedema ed ai loro familiari, nasce con le finalità di far conoscere in maniere semplice e diretta le conoscenze e le novità per quanto concerne le possibilità di prevenzione e cure delle suddette patologie, ed inoltre di mettere a confronto l’esperienza di medici che ogni giorno si confrontano con il linfedema.

Tale patologia spesso sul territorio non trova una adeguata assistenza, ancor peggio da questa carenza deriva la prese in carico di questi pazienti, che comunque cercano una risposte ai loro problemi, da parte di personale, anche non sanitario, poco qualificato; una tavole rotonda, con rappresentanti di diverse realtà istituzionali, affronterà nello specifico lo problematiche assistenziali di teli pazienti.

Durante le giornata verrà costituito il coordinamento regionale dell’ITA.L.F.; inoltre sarà date l’investitura ufficiale alle città di Siracusa quale sede del prossimo congresso mondiale dell’INTERNATIONAL LYMPHOEDEMA FRAMEWORK nel maggio 2017

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LA TUTELA DELLA DONNA ATTRAVERSO LA PREVENZIONE

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L’Associazione “Cuore di Donna”    Gruppo Operativo Brindisi, una associazione nata per sostenere il cammino delle donne che affrontano il tumore ed in particolare quello al senso e per diffondere la cultura della prevenzione,

Organizza a Brindisi il Convegno 

“LA TUTELA DELLA DONNA ATTRAVERSO LA PREVENZIONE”

 16 Aprile ore 9:00 – Sala Convegni Asl   – Via Napoli 8 – Brindisi

Con il Patrocinio di:  ASL di Brindisi, Comune di Brindisi, AIFI Puglia, A.M.M.I. , SOSLInfedema Onlus, Fondazione “Di Giulio”.

Porterà il saluto della nostra Associazione il sig. Francesco Piliego, Referente per la  Provincia di Brindisi per  SOSLInfedema.

Segue il programma dell’interessante evento.

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REPORT SHANGHAI MARZO 2016

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Quando giri per il mondo ti rendi conto che, ricordando il noto detto parafrasato da un pezzo dell’Aristodemo di Vincenzo Monti, ‘se Atene piange, Sparta non ride’,  dobbiamo sempre aspirare al meglio ma anche indirizzare il pensiero a chi sta peggio di noi.

Reduci dalla Cina (oltre un miliardo di abitanti, circa 1/6 della popolazione mondiale) ci siamo resi conto che il Linfedema, sia primario che secondario, non risparmia nessuna razza e nessuna religione e crea gli stessi problemi fisici e psicologici che coinvolgono milioni di persone, senza distinzione di sesso o di età.

Siamo stati invitati, dalla collega ed amica Ningfei Liu (attuale Presidente dell’International Society of Lymphology), che dirige un Dipartimento di Chirurgia Plastica (in cui esiste anche uno degli unici due ‘servizi’ di Linfologia dedicati a pazienti ambulatoriali che attualmente operano in tutta la Cina; l’altro è a Pechino) nell’Ospedale 9 di Shanghai (uno dei più importanti ospedali cinesi con più di 1200 posti letto). A parte l’amicizia e la stima reciproca, la Liu ha invitato me ed il fisioterapista Giovanni Moneta chiedendoci di tenere (oltre che due relazioni al loro annuale Congresso nazionale di Chirurgia Plastica) un breve Corso teorico pratico sul management del Linfedema con particolare attenzione alla primissima età evolutiva (dalla nascita ai 10 anni di vita).

Lei aveva parlato del problema della gestione dei malati in età evolutiva con vari colleghi, nel contesto dei congressi, ma molti le avevano risposto che fino al compimento del secondo anno di vita, per le forme neonatali, anche complesse, il problema non veniva affrontato (neanche dalle scuole tedesche). Così a San Francisco, a Settembre scorso, mentre ci stavamo salutando al termine del Comitato Esecutivo che ne aveva sancito la nomina a Presidente in carica della Società Internazionale, quasi per scherzo è nata la sua proposta di recarci a Shanghai per affrontare dal punto di vista didattico questo argomento.

Nel suo reparto provengono piccoli pazienti (non solo adulti) che giungono da tutte le regioni della Cina; spesso da zone rurali ove le condizioni economiche e sociali sono ancora molto meno evolute rispetto a quelle dei grandi Centri urbani come Shanghai (con i suoi circa 26 milioni di abitanti attuali). La Liu, con la sua équipe, visita tutti i giorni, mattina e pomeriggio, e, per dare un’idea delle condizioni in cui il TEAM lavora, il tempo da dedicare alla visita (incluse le prescrizioni diagnostiche e terapeutiche) è di 4-5 minuti a persona (in effetti il flusso di persone alla Struttura è impressionante e le file ambulatoriali iniziano alle 5.30 del mattino). L’ambulatorio apre alle 8.00 e va avanti fino alle 11.30. Segue una pausa dal lavoro fino alle 13.30, quindi riprende fino alle 17.00 (ma spesso lei si trattiene fino alle 18.00 o alle 19.00). Sono solo pochi i ‘fortunati’ pazienti che vengono affidati alle cure fisiche dei soli tre terapisti ‘dedicati’ di cui è dotata la Struttura. Il trattamento è ‘a pagamento’ (290 Yuan, un equivalente di circa 40 euro, per un’ora, per arto). Ma questo è solo uno dei problemi: il costo! In Cina, tra l’altro, scarseggiano anche i materiali da bendaggio; non esistono in commercio, ad esempio, le bende ‘coesive’ (molto indicate nei bambini), così come solo da poco, grazie alla VARISAN di Cuggiono (Milano) è stato introdotto il commercio di indumenti elastici a maglia piatta (la vera maglia indicata per questo tipo di patologie); ma manca  ( per vari motivi ) la possibilità del ‘su misura’, ed i costi, in ogni caso, sono abbastanza elevati.

Per tali motivi la Liu ha voluto organizzare questo Corso al quale hanno partecipato medici, fisioterapisti, piccoli pazienti e, soprattutto, i loro genitori. Una formula apparentemente ‘esplosiva’ ma che in realtà si è rivelata (ed è anche un po’ questo lo spirito dell’ITALF e di SOS Linfedema) assolutamente positiva e vincente (sicuramente da considerare anche alle nostre latitudini).

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Il primo giorno, dopo aver illustrato i presupposti anatomici e fisiopatologici che portano alla formazione del Linfedema ed aver fatto dei richiami di genetica alla luce delle attuali conoscenze, abbiamo esposto i dati epidemiologici mondiali con particolare riferimento alle singole forme primarie e secondarie; si è quindi ricordata la classificazione della malattia e la stadiazione clinica (in accordo con l’International Society of Lymphology). Sono seguite (il tutto in lingua inglese e, solo  a tratti, italiana, tradotti in tempo reale in cinese da una studentessa della Liu e dal delegato VARISAN in Cina , Paolo Chang) due presentazioni, una sul Linfodrenaggio manuale ed una sull’elastocompressione (con dimostrazioni pratiche eseguite da Moneta su uno studente).

3Il secondo giorno è stato dedicato all’approccio clinico diagnostico-terapeutico del linfedema dell’arto inferiore. I casi clinici sono stati affrontati dal punto di vista diagnostico e si è quindi proceduto al trattamento con un ‘training formativo’ specificamente condotto sui genitori (mamme e padri) con l’intento di far acquisire loro anche la manualità necessaria (spesso i piccoli pazienti provengono da lontano e con gravi disagi logistici ed economici) per la minima gestione autonoma quotidiana (sia dal punto di vista del drenaggio manuale che del bendaggio). La formula, assolutamente nuova, ha sortito un effetto decisamente positivo registrando un grande interesse dei convenuti ed una grande voglia di apprendere le modalità operative.

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Il terzo giorno di Corso è stato riservato al trattamento del Linfedema dell’arto superiore e del volto e, alla iniziale ‘diffidenza’, soprattutto dei piccoli pazienti (il più piccolo dei quali aveva sei mesi), si è succeduta una totale fiducia, tradottasi nell’affidamento totale alle procedure terapeutiche. Tenerissima l’immagine di una mamma che, per rasserenare il piccolo e consentire di trattarlo, ha ideato sul momento un ‘allattamento al seno’ provvidenziale. E’ nato quindi un feeling, sia con i genitori che, soprattutto, con i bambini che, considerato il contesto, è stato assolutamente e reciprocamente gratificante.

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Una formula da seguire e sviluppare anche da noi (ci studieremo sopra), e non soltanto per i bambini ma anche per gli adulti. Quando manca la risposta sul territorio è fondamentale mirare anche ad un minimo di autogestione locale, oserei dire familiare. In attesa delle linee guida ministeriali (di imminente ratifica) cominciamo a’pensare’, anche da noi, a Centri di ‘formazione’, rivolti anche ai pazienti ed alle famiglie, secondo i criteri contenuti nelle linee guida stesse e nei limiti di un sano ‘realismo scientifico’. E tutto questo senza nulla togliere alle specifiche figure professionali che rimangono insostituibili ma semplicemente per dare una possibilità minima di controllo della malattia anche a chi vive in condizioni disagiate per i motivi più disparati.

Tornando alla Cina, molti ospedali periferici stanno chiedendo alla Liu di indirizzarli, con la sua esperienza, verso l’organizzazione di piccoli servizi locali (per decentralizzare l’assistenza stessa e, soprattutto il monitoraggio clinico nel tempo). Abbiamo parlato anche di questo e, nei prossimi mesi, studieremo delle possibili ipotesi di collaborazione fattiva (un prossimo incontro lo avremo a Darwin, in Australia, tra qualche settimana, in occasione del Congresso 2016 dell’International Lymphoedema Framework).

Ma sempre su questo tema stiamo pensando ( e già stiamo studiando le strategie per realizzare questo progetto) di promuovere la traduzione in cinese di un nostro manuale teorico pratico sulla gestione del Linfedema (fatto in collaborazione con la Cizetamedicali), abbinandoci dei filmati paradigmatici relativi alle varie tecniche operative, da poter diffondere anche a livello periferico.

Quando giri per questo nostro  Mondo, sempre più piccolo, ti accorgi ancor meglio delle dimensioni del dolore umano che prevaricano i tuoi confini e si accomunano, e ci accomunano, sotto lo stesso cielo: ci rimarranno sempre impressi gli occhi di quei bambini (che non sono diversi da quelli dei nostri), ma anche di quelli dei loro genitori che con sguardi interrogativi, con estrema discrezione, cercavano di carpire le modalità operative per dare sollievo ai loro figli e, conseguentemente, a sé stessi. E ci rimarranno impressi anche gli sguardi degli operatori: da questi traspariva anche lo stupore ed il senso dell’impotenza riguardo all’esiguo numero, da essi rappresentato, nei confronti dell’enorme mole di possibili ‘fruitori’ del loro lavoro, della carenza di mezzi e materiali e, dei costi, non sostenibili dalla maggior parte delle famiglie colpite dalla presenza dell’affezione.

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Continueremo a lavorare per il benessere psico-fisico dei nostri malati, ma con un pensiero ‘fattivo’ anche ai tanti altri pazienti sparsi qua e la in tutti i continenti, cercando di ascoltare ed aiutare, nei limiti del possibile, gli specialisti locali a meglio organizzare l’assistenza a questi malati in un’ottica di confronto per la crescita comune e di una serena e propizia collaborazione.

In questo contesto un ultimo pensiero va anche alla carica che tra meno di due anni saremo chiamati a ricoprire in ambito internazionale (anche se non è la prima volta che ci capita di svolgere ruoli del genere). Cercheremo di lasciare traccia di questo nostro passaggio (anche se il tempo sarà breve) per mettere meglio a disposizione, concretamente, le nostre risorse scientifiche a favore della risoluzione pratica dei problemi assistenziali.

                                                                                             Sandro Michelini

Shanghai 19-22 Marzo 2016

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Articolo della Fondazione Veronesi sulla nostra protesta

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Anche la Fondazione Veronesi si è interessata al problema del Linfedema ed alla nostra iniziativa di  protesta con un interessante articolo di Marco  Magheri sul sito web

Clic sull’immagine per leggerlo integralmente.

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TELEFONATA DEL SOTTOSEGRETARIO ALLA SALUTE ON. VITO DE FILIPPO.

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On. DeF Ilippo
On. DeF Ilippo

Riceviamo dal prof, Michelini Sandro e volentieri pubblichiamo, a margine del pieno successo della campagna di sensibilizzazione effettuata in questi due giorni con l’inoltro di mail al Ministero della salute e AL TERMINE DI UNA IMPORTANTE TELEFONATA, con la quale è stato contattato poco fa direttamente dal sottosegretario alla salute on. Vito De Filippo.

 

Ho appena ricevuto una telefonata diretta del sottosegretario alla Salute, Onorevole De Filippo, di forte sostegno alle nostre iniziative a di vicinanza ‘sincera’ ai problemi dei malati con linfedema.
Mi ricordava che in un nostro incontro interpersonale a Montecitorio, nel Novembre 2015 avevamo definito il percorso finale per l’approvazione delle linee guida sui linfedemi, con tanto di testo esplicitato in tutti i suoi punti. Mi ha garantito che sta esercitando sul DG Programmazione sanitaria ( Renato Botti ndr) tutti i ‘solleciti’ possibili a favore della nostra causa, avendogli anche rigirato con ‘commento forte’ la documentazione ultima che io avevo inviato a lui e contenente, tra gli altri documenti, la lettera di dimissione di una nostra paziente del 2011, dal nostro Day Hospital (una delle ultime prima dell’inspiegabile ‘stop regionale’) perché fosse poi seguita in ex articolo 26 (dopo il trattamento acuto) e la lettera di dimissione (del dicembre 2015) dalla Foldiklinik, della stessa paziente, ricovero autorizzato dagli stessi organi regionali Lazio preposti, con tanto di impegno di spesa verso l’estero.
La beffa ulteriore è che nella lettera di dimissione della Struttura tedesca (che peraltro conosciamo come seria) veniva raccomandato alla paziente di riprogrammare un nuovo ricovero entro la fine dell’anno (sempre in degenza e non in Day Hospital), in quanto nelle strutture italiane non si era in grado di fornire le stesse prestazioni assistenziali, né dal punto di vista quantitativo né qualitativo. Con tutto il bene che vogliamo ai nostri colleghi d’Oltralpe non possiamo più tollerare cose di questo genere!

dr. Botti
dr. Botti

Siamo rimasti con il Sottosegretario De Filippo che farà del tutto per procurare un incontro tra SOS Linfedema ed il dr. Botti, DG Programmazione del Ministero della Salute, per discutere degli ultimi sviluppi della vicenda delle linee guida ed ascoltare da lui i termini per la definizione finale del problema.
Continuiamo con la nostra Fede e ringraziamo quanti, politici e tecnici, ci stanno fortemente e convintamente supportando in questo durissimo percorso, primo fra tutto il Sottosegretario De Filippo.
Un cordiale saluto e grazie di cuore anche a Francesco Forestiere per il ‘cristallino e massiccio’ impegno personale che sta profondendo (anche in queste ore) per la causa.

Sandro Michelini

 

Cara Ministro ti scrivo…sperando ti rimorda un po’

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Abbiamo messo giù quattro parole che il cuore ci suggeriva ( la sofferenza e il disagio ne consigliavano ben altre). Vi invitiamo, vi preghiamo vi sollecitiamo nell’interesse di noi tutti di spedire via email agli indirizzi di posta elettronica del Ministro e del Sottosegretario alla Salute e una copia a noi per conoscenza, l’Appello il cui testo riportiamo di seguito  che potrete comodamente avere in modo precompilato cliccando sul pulsante  al termine del presente articolo (se usate un programma per la posta elettronica come Outlook o Mail O Thunderbirds) oppure potrete usare il ?  COPIA e  INCOLLA, a partire dalle ore 09,00 di martedi’ 23 febbraio 2016 e fino alle 17 dello stesso giorno, raccomandandovi di riportare in fondo pagina nello spazio indicato il vostro nome cognome e la città di residenza.

COINVOLGETE QUANTI, AMICI, PARENTI, VOLONTARI, CONOSCENTI, MEDICI, FISIOTERAPISTI POSSIBILI….NE DEVONO ESSERE RECAPITATE TRA LE 5000 E LE 10000 MAIL SE NO SAREMMO INEFFICACI GRAZIE PER LA COLLABORAZIONE:
( un particolare accorato invito è verso medici e fisioterapisti che possano coinvolgere i propri pazienti)

Ecco il testo:


Al Ministro on.le Beatrice Lorenzin segreteriaministro@sanita.it
Al Sottosegretario on. Vito De Filippo segreteria.defilippo@sanita.it
e p.c. ad  Italian Lymphoedema Framework onlus  &  Sos Linfedema onlus info@soslinfedema.it

Le Linee Guida Nazionali del LINFEDEMA vennero elaborate da un’apposita commissione ministeriale di esperti (istituita nel 2006)  che consegnò il testo unico finale, nel dicembre 2007, ai dirigenti competenti del Ministero. Da allora, dette Linee Guida si trascinano stancamente, da un cassetto ad una scrivania, del Ministero della Salute . Ogni tanto, mercé l’interesse del politico di turno, vengono rivisitate e aggiornate marginalmente, in qualche parte, per poi tornare a ” dormire”.  Eppure la loro emanazione, da parte del Ministero, consentirebbe ad una cospicua fetta di umanità in sofferenza per il LINFEDEMA, di poter finalmente usufruire di quelle cure idonee e necessarie, per tentare almeno di bloccare il male, cronico, invalidante e ingravescente.
E’ un fatto di equità, di giustizia sociale, ancor prima di Umanità e Solidarietà, verso chi è malato per il resto di tempo che gli è dato vivere.
Sembrerebbe che attualmente, le Linee Guida, siano sul tavolo del Ministro, alla Firma, per poi poter essere emanate, nella conferenza Stato Regioni. L’adozione delle Linee guida per il LINFEDEMA, sembra, non comporterebbe alcuna spesa od onere suppletivo, a costo praticamente zero, senza alcuna attivazione di nuovi posti letto, di Day Hospital, di Degenza riabilitativa o di ex articolo 26, quanto l’ottimizzazione di quelli già esistenti, considerato che il costo riabilitativo, di un malato di LINFEDEMA, è decisamente inferiore, rispetto a quelli neurologici o ortopedici.
Un Appello Alla Ministro On. Lorenzin, al Sottosegretario On. De Filippo, affinché, senza indugio o remora alcuna, rendano possibile e concreto questo atto di Equità, di Giustizia Sociale, di Umana Solidarietà,  verso una categoria di ammalati,  fino ad oggi nell’invisibile indifferenza del S.S.N.

 

 

AGGIUNGETE OVVIAMENTE  IL VOSTRO    Cognome, Nome, e la vostra Città 

 

IL TESTO SOPRA PUÒ ESSERE COPIATO ED INCOLLATO IN UN MESSAGGIO DI POSTA.

PER RENDERE PIU’ SEMPLICE LA OPERAZIONE ABBIAMO CREATO UNA EMAIL STANDARD AUTOMATICA PER FACILITARE ED UNIFORMARE GLI INVII DI CHI USA UN PROGRAMMA (CLIENT) DI POSTA ELETTRONICA COME OUTLOOK O THUNDERBIRD O MAIL.

CLICCANDO SUL PULSANTE CON LA IMMAGINE CHE SEGUE SI APRE IL PROGRAMMA CHE ABITUALMENTE UTILIZZATE PER LA POSTA ELETTRONICA E SI RIEMPIE UN NUOVO MESSAGGIO,  CON LE INFORMAZIONI  SOPRA RIPORTATE, INCLUSI GLI INDIRIZZI DEI DESTINATARI.
BASTERÀ COMPLETARE LA EMAIL CON  IL PROPRIO NOME E COGNOME ED INVIARE IL MESSAGGIO

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