Giornata nazionale del linfedema, open day e visite gratuite alle Scotte

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Il 6 marzo sarà celebrata in tutto il mondo la giornata nazionale del linfedema, una patologia cronica e invalidante causata da un anomalo ristagno di liquidi nei tessuti, soprattutto gambe e braccia. Al policlinico Santa Maria alle Scotte si terrà un Open Day dedicato ai pazienti affetti da linfedema, con visite gratuite presso gli ambulatori dell’UOSA Flebologia, al 7° piano del 1° lotto, dalle ore 9 alle 16. L’AOU Senese ha recentemente attivato un percorso clinico-assistenziale dedicato a questa malattia e denominato “Gestione clinica del Linfedema”, coordinato dal professor Giuseppe Botta, direttore UOSA Flebologia. “L’AOU Senese – spiega il professor Botta – ha dato una risposta immediata, subito dopo l’approvazione dei LEA 2016, ai bisogni di salute di questi pazienti che, sino a pochi anni fa, non avevano alternative di cura. A Siena sono disponibili terapie innovative, anche dal punto di vista chirurgico, e trattamenti riabilitativi che ottimizzano le condizioni cliniche del paziente e ne migliorano la qualità di vita”. Per accedere al percorso assistenziale è necessario prenotare tramite CUP (tel. 0577 767676), chiedendo, su prescrizione del medico di medicina generale o di altro medico specialista, una visita linfologica, che il professor Botta esegue tutti i mercoledì mattina, con un ambulatorio specialistico dedicato, dalle ore 9 alle ore 12, al 7° piano del 1° lotto. Il numero telefonico diretto dell’ambulatorio per ulteriori informazioni è 0577 585683.

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ASL Lecce, prima Giornata Nazionale del Linfedema

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tratto da Agenpress

Agenpress. Il gonfiore cronico degli arti, l’alterazione del colore della pelle, il prurito e persino il dolore. Sono alcuni dei sintomi più evidenti del linfedema, l’enorme accumulo di linfa nei tessuti causato dal cattivo funzionamento, totale o parziale, del sistema linfatico. Per saperne di più, il 6 marzo 2017 si celebra in tutta Italia “La prima giornata nazionale del Linfedema”, con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica, sia a livello nazionale che locale, sulle numerose problematiche che questa patologia comporta e sulle possibili soluzioni terapeutiche che possono essere proposte.

All’iniziativa partecipa l’Ambulatorio territoriale della ASL Lecce, servizio dedicato che ogni anno eroga 7500 prestazioni e  rappresenta una delle attività di eccellenza  erogate dalla Unità Operativa Complessa – Servizio Sovradistrettuale della Riabilitazione all’interno del Dipartimento di Medicina Fisica e Riabilitazione. «La prima giornata nazionale del Linfedema – spiega la responsabile dell’Ambulatorio, dottoressa Daniela Greco – nasce sull’onda di quanto già fatto negli Stati Uniti a partire dal 1994. Secondo una stima dell’OMS ogni anno in Italia si segnalano 40mila nuovi casi di pazienti affetti da questa patologia a fronte dei 140 milioni nel mondo».

«Il linfedema – precisa la dottoressa Greco –  è un ristagno di linfa nei tessuti o per alterazioni genetiche del sistema linfatico (allora si parla di linfedema primario) oppure come conseguenza dell’asportazione di linfonodi superficiali (ascellari, inguinali) o profondi a causa della presenza di un tumore al seno, di un melanomadi un sarcoma o di tumori ginecologici o urologici (linfedema secondario). Il paziente affetto da linfedema deve essere trattato per ridurre e contenere l’accumulo di liquidi nei distretti corporei colpiti e stimolare il loro drenaggio da parte del sistema linfatico utilizzando specifiche metodiche indicate dalle Linee Guida Internazionali, quali drenaggio linfatico manuale, bendaggio multistrato, tutore elastico, pressoterapia, rieducazione funzionale e cura della cute».

L’Ambulatorio dedicato al trattamento del linfedema è ufficialmente presente nella ASL Lecce da 6 anni (Delibera D.G. n.705/2011), con 5 postazioni dislocate sul territorio nei Distretti di Lecce (con sede presso il Polo Riabilitativo di San Cesario), Maglie, Casarano (sede di Supersano), Gallipoli, Nardò e un team costituito da 7 fisioterapiste. Tra il 2015 e il 2016 sono stati circa 600 i pazienti visitati ed avviati al trattamento, con una media di circa 7500 prestazioni erogate all’anno, dati che testimoniano l’importanza della patologia anche a livello locale. «L’Azienda – sottolinea la dr.ssa Greco – assicura in tal modo un’assistenza adeguata e capillare su tutto il territorio salentino, così da evitare il fenomeno della migrazione sanitaria verso strutture extraregionali. Con la nostra adesione alla prima giornata nazionale vogliamo fornire informazioni ed offrire sostegno a tutte le persone che si trovano ad affrontare questa malattia». Peraltro, la Direzione della UOC ha già definito un potenziamento e arricchimento del percorso riabilitativo attraverso l’offerta di supporto psicologico e di counceling sessuologico.

«L’ambulatorio dedicato dell’ASL Lecce –  aggiunge il vicepresidente dell’Associazione Nazionale “SOSLinfedema” Onlus Domenico Perrone – è una realtà importante capace di offrire sostegno medico, personale sanitario formato ed un aiuto psicologico di qualità. Parlo non solo a nome dell’associazione che rappresento ma, anche, come genitore di un ragazzo di 12 anni, affetto da questa patologia dalla nascita. Il nostro comitato scientifico, coordinato dal professor Sandro Michelini, presidente della Società Mondiale di Linfologia, ha lottato dal 2007 per raggiungere l’approvazione in Conferenza Stato-Regioni delle linee di indirizzo per questa patologia cronica, dalla quale ad oggi non si può guarire ma può essere solo curata».

«Le terapie valide per i malati di linfedema – spiega ancora Perrone – sono finalmente stabilite da un protocollo nazionale che pazienti e medici dovrebbero seguire scrupolosamente. Credo che utilizzare dei momenti celebrativi a livello nazionale sia importante, bisogna dare informazioni corrette per evitare di farsi coinvolgere in ipotesi terapeutiche i cui riscontri sono incerti. L’Ambulatorio territoriale dell’ASL Lecce – conclude Domenico Perrone – è una garanzia di serietà e competenza da questo punto di vista»

Lecceprima: Prima giornata nazionale del linfedema: partecipa anche la Asl Lecce

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Prima giornata nazionale del linfedema: partecipa anche la Asl Lecce
tratto da LeccePrima.it

LECCE – Il gonfiore cronico degli arti, l’alterazione del colore della pelle, il prurito e persino il dolore. Sono alcuni dei sintomi più evidenti del linfedema, l’enorme accumulo di linfa nei tessuti causato dal cattivo funzionamento, totale o parziale, del sistema linfatico. Per saperne di più, lunedì 6 marzo si celebrerà in tutta Italia “La prima giornata nazionale del linfedema”, con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica, sia a livello nazionale che locale, sulle numerose problematiche che questa patologia comporta e sulle possibili soluzioni terapeutiche che possono essere proposte.

All’iniziativa partecipa l’ambulatorio territoriale della Asl Lecce, servizio dedicato che ogni anno eroga 7mila e 500 prestazioni e  rappresenta una delle attività di eccellenza  erogate dalla Unità operativa complessa – del Dipartimento di Medicina fisica e riabilitazione. L’ambulatorio dedicato al trattamento del linfedema è ufficialmente presente nella Asl Lecce da 6 anni, con 5 postazioni dislocate sul territorio nei Distretti di Lecce (con sede presso il Polo riabilitativo di San Cesario), Maglie, Casarano (sede di Supersano), Gallipoli, Nardò e un team costituito da sette fisioterapiste.

 

Tra il 2015 e il 2016 sono stati circa 600 i pazienti visitati ed avviati al trattamento, dati che testimoniano l’importanza della patologia anche a livello locale.“

la I Giornata Nazionale del Linfedema in Liguria

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Foto del fuori onda di Teleliguria sud www.teleliguriasud.it dove lunedì 6 marzo alle ore 21,00 andremo in onda come SOS Linfedema e Italf in un programma celebrativo e di diffusione delle tecniche di cura del linfedema in occasione del lymphedema awareness day organizzato e promosso dal Dr Costantino Eretta, componente comitato scientifico di SOS Linfedema onlus e vice coordinatore scientifico di Italf onlus, nonché dirigente medico chirurgo dell’Ospedale San Bartolomeo di Sarzana.

I Giornata Nazionale del Linfedema

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Dal 1994, in America, il 6 Marzo di ogni anno si celebra la Giornata di Consapevolezza sul Linfedema.

Dopo l’approvazione in Conferenza Stato Regioni del 15 settembre 2016 delle “Linee di Indirizzo sul Linfedema e le patologie correlate” e l’approvazione dei LEA del 13 gennaio 2017, in attesa di veder completato il percorso della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del D.C.P.M.,

SOS Linfedema ONLUS

e

Italian Lymphoedema Framework ONLUS

sono lieti di promuovere la

I Giornata Nazionale del Linfedema
individuata nella data del 6 Marzo 2017.

 

In tale giornata le nostre associazioni saranno impegnate, a livello locale, regionale e nazionale, in numerose attività mirate a diffondere la conoscenza della patologia del Linfedema, delle problematiche ad essa connesse, delle possibili soluzioni terapeutiche e dell’attività dei centri di cura diffusi sul territorio nazionale. Di tali attività daremo comunicazione sui nostri canali informativi.
Video della Conferenza Stampa di Presentazione delle Linee di Indirizzo sul Linfedema alla presenza dei referenti dell’Associazione.


Video informativo sulle tecniche manuali di drenaggio linfatico realizzato dalle fisioterapiste del Centro Serapide di Napoli .

4° Edizione delle Giornate Senesi di Flebolinfologia

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Dal saluto del prof. Botta.

A tutti coloro, che leggeranno queste mie brevi note, desidero anzitutto porgere il mio più cordiale e sincero saluto di benvenuto in questa splendida città del Sud della Toscana. Anche quest’anno le Giornate Senesi di Attualità in Flebolinfologia, giunte alla loro quarta Edizione, vedranno riunite a Siena le Sezioni Regionali Toscane di Società Scientifiche Nazionali, i cui membri lavorano quotidianamente nel campo della Flebologia e della Linfologia sia in senso assistenziale che scientifico.

In particolare nella giornata di Venerdì 5 Maggio con il fattivo contributo dell’Italian Lymphoedema Framework sarà tenuta una tavola rotonda sul percorso diagnostico – terapeutico – riabilitativo dei pazienti affetti da linfedema, in cui sarà coinvolta la dirigenza sanitaria dell’Ospedale Senese e del Territorio dell’Area Vasta Sud Est Toscana con l’intervento dei medici di medicina generale, degli esperti in Linfologia, degli operatori della Riabilitazione e delle Associazioni dei pazienti. Nella stessa giornata sarà organizzato un Corso di Aggiornamento pratico per infermieri e fisioterapisti sulle tecniche di bendaggio, di linfodrenaggio manuale e con Linforoll in pazienti affetti da malattie linfatiche.

Sabato 6 Maggio con il contributo della sezione Tosco-Umbra della Società Italiana di Flebolinfologia saranno organizzate 2 sessioni scientifiche su temi di grande attualità, quali la terapia medica delle flebopatie e la diagnosi e cura dei pazienti portatori di ulcere flebostatiche. Come già scrivevo l’anno scorso, mi preparerò con impegno, ma soprattutto con entusiasmo e grande gioia, ad accogliere tutti coloro che vorranno con la loro presenza a Siena onorarmi della loro stima e della loro affettuosa amicizia.

Vivremo ancora una volta tutti insieme all’inizio del mese di Maggio due giornate Senesi indimenticabili.

Maggiori informazioni sulla Brochure in PDF

Corso di Aggiornamento sulle tecniche di bendaggio, linfodrenaggio manuale e con Linforoll

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Si tiene a Siena venerdì 5 Maggio 2017 nell’ambito delle Giornate Senesi di Attualità in Flebolinfologia un Corso di Aggiornamento teorico-pratico per fisioterapisti, infermieri ed operatori della Riabilitazione sulle tecniche di bendaggio, di linfodrenaggio manuale e con Linforoll in pazienti affetti da linfedema organizzato dal prof. Botta.

Le malattie dei linfatici possono essere secondarie a patologia parassitaria, a chirurgia demolitiva dei linfonodi ascellari o inguinali e/o a trattamento radioterapico degli stessi in caso di neoplasie, ma non infrequenti sono le forme ereditarie o congenite come il linfedema primario, che costituisce una malattia cronica e purtroppo invalidante. Oggi l’approccio diagnostico e terapeutico alle linfopatie non può più essere limitato ad un singolo provvedimento, ma deve necessariamente prevedere protocolli complessi, che coinvolgono varie professionalità assistenziali sia mediche, sia chirurgiche, sia riabilitative. Lo scopo di questo Corso di Aggiornamento è quello di affrontare questi argomenti dai vari punti di vista, ponendo attenzione alle sinergie nella gestione dei diversi provvedimenti, e nello stesso tempo fornire ai partecipanti le competenze pratiche per l’esecuzione del bendaggio e del linfodrenaggio, sia manuale sia assistito dal Linforoll. Sono programmate 2 sessioni, la prima teorica mattutina e la seconda pratica pomeridiana, in cui docenti di chiara fama nazionale insegneranno ai discenti le nozioni teoriche di base e successiva-mente come fare il bendaggio di un arto inferiore e come eseguire il drenaggio linfatico manuale o con Linforoll nei pazienti affetti da linfedema.

Maggiori informazioni sulla Brochure in PDF

Report I giornata regionale campana di sensibilizzazione sul Linfedema.

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Napoli 21 Gennaio 2017

 

Sos Linfedema ed ITALF possono essere soddisfatte, vorrei dire orgogliose, di come stanno portando avanti, con la collaborazione di tutte le forze territoriali, il discorso della tutela dei pazienti e della vigilanza sull’applicazione delle norme approvate a favore dei malati negli ultimi mesi.

L’entusiasmo delle forze territoriali, che testimonia come, negli anni, la Rete pazientemente costruita e consolidata nel tempo, sia diventata un potente motore ricco di entusiasmo e di sano pragmatismo, sta dimostrando tutta la sua capacità organizzativa e di coinvolgimento, con prerogative proprie ed originali per ogni realtà regionale.

Avevamo visto in Sicilia, a Siracusa, con la partecipazione dell’On. Amoddio e di qualificate realtà politiche e professionali locali, nonché di ‘media locali’, come l’interesse per l’argomento era alto. La cosa si era ripetuta, magistralmente orchestrata dal Coordinatore regionale Antonio Marsico, in Calabria, proprio nel capoluogo (continuano a parlarci della collega ‘genetista’ che avrebbe letteralmente ‘ammaliato’ i presenti con la sua relazione). Si era ripetuta in Basilicata, a Montalbano Ionico, dove Paolo Faliero, da splendido ‘padrone di casa’, era riuscito a coinvolgere persino il sottosegretario Di Filippo, presente ed interessato, oltre che molto partecipe.

Ma la Campania non è stata da meno! Sabato 21 Gennaio 2017 verrà ricordato come un momento ‘storico’ per i malati di Linfedema campani, e non solo. Sotto la regia di Angela Piantadosi ed il ‘discreto’ quanto ‘granitico’ supporto di Bruno Amato, la Manifestazione ha visto un’aula universitaria tra le più capienti della Facoltà di Medicina della Federico II (oltre 200 persone), con un livello di attenzione costantemente elevato (e per essere un sabato vedere le persone interessate fin quasi alle ore 14.00 può essere considerato un vero successo!).

L’originalità campana si è distinta per aver coinvolto, oltre a molti professionisti e pazienti locali, anche varie figure istituzionali: dal Direttore Generale del Policlinico Federico II, al Presidente della Scuola di Medicina e Chirurgia, dal Presidente del Consiglio Regionale della Campania (che ha consegnato alla dottoressa Piantadosi la bozza di una istanza che proporrà la prossima settimana in Consiglio Regionale sull’argomento ‘assistenza ai malati di Linfedema’) al Vice Presidente dell’Ordine dei Medici di Napoli e Provincia, dal responsabile del Centro di Coordinamento per le malattie rare della Regione Campania al Direttore del Corso di Laurea in fisioterapia dell’Università Federico II, dal Presidente dell’Associazione per i diritti dei pazienti affetti da lesioni croniche, alla Presidentessa dell’Associazione italiana donne medico, dal rappresentante dell’Associazione Italiana Ulcere Cutanee, alla rappresentante regionale di Cittadinanza Attiva (anche lei con una copia dell’interpellanza appena presentata in Consiglio Regionale, a tutela dei malati con Linfedema). Ma sono intervenuti (sia in cerimonia di apertura che nella Tavola Rotonda interattiva tenutasi nella seconda parte della mattinata, moderata in maniera sapiente e stimolante dalla dottoressa Chiara Del Gaudio, giornalista di RAI Uno) anche i tre rappresentanti di SOS Linfedema delle Regioni Calabria (Marsico), Campania (Cangiano) e Lazio (Tramparulo).

Nella mattinata sono emersi tutti i punti critici attuali dell’assistenza e tutte le novità normative che, se attuate, miglioreranno ai malati la qualità della vita ed agli operatori sanitari la qualità del lavoro svolto a favore degli stessi. Un punto critico su cui ci si è soffermati è consistito nell’Informazione e, soprattutto, nella Formazione degli operatori affinché si ponga fine al deprecabile fenomeno del ‘nomadismo medico’ nella vana ricerca, da parte del malato, di un Centro adeguato ai propri bisogni di salute. SOS Linfedema ed ITALF si stanno battendo affinché l’assistenza divenga ‘capillare’ e qualificata a livello territoriale, nell’ottica di ridurre ulteriormente i disagi ed i costi legati agli spostamenti dei malati e nell’intento di soddisfare i propri bisogni di salute. E’ emersa anche chiaramente la necessità di un intervento multi specialistico e di équipe integrata che si interessi dei vari aspetti che coinvolgono lo stato di salute  della persona, non ultimo quello psicologico. La psicologa del Centro Serapide (Sunny De Vita) ha anche sottolineato il fatto che certi operatori debbono, a volte, ‘staccare la spina’ in quanto eccessivamente coinvolti dal problema del proprio assistito fino a sconfinare verso l’inverosimile: carinamente ha affermato ‘ma che volete portarvelo pure a casa il malato?’ , sottolineando che sono importanti la partecipazione e l’entusiasmo degli operatori, ma anche che questi non debbono mettere a repentaglio il loro equilibrio professionale a causa della loro abnegazione.

Nel panorama organizzativo locale, collegato a quello nazionale, con l’intervento di Michelini (sugli aspetti tecnici normativi ed assistenziali) si sono inserite due figure Belghe: (Jean Paul Belgrado, da Brussel, ma di casa nel napoletano) che ha sottolineato ulteriori aspetti di diagnosi e terapia fisica, e Liesbeth Vandermeeren (chirurgo plastico di Brussel) che ha descritto alcune tecniche di correzione dell’edema venoso nel grosso braccio post-mastectomia.

Nelle considerazioni finali, confortate dai colleghi angiologi e chirurghi vascolari Marcello Izzo, Lanfranco Scaramuzzino e Fausto Passariello, nonché dal collega Casertano Guido De Filippo (impegnato sul territorio) e dalla collega Rosaria Greco, angiologa presso l’Ospedale civile di Salerno, la dottoressa Del Gaudio ha riepilogato gli argomenti trattati evidenziando come tutti (media inclusi, per cui ha preso l’impegno di dedicare ulteriori ‘spazi’ all’argomento anche sulle reti nazionali) debbano vigilare affinché le norme, appena approvate ed in corso di pubblicazione sulla gazzetta ufficiale, vengano applicate a livello locale (come giustamente ricordato dal dr. Morreale del MEF) entro i 180 giorni dalla pubblicazione; tanto prevedono i regolamenti che fanno da corollario al Decreto dei LEA!

Le battaglie per la ‘giusta causa’ continuano con l’entusiasmo di sempre. Prossimo appuntamento 20 Aprile, a Todi, per la Regione Umbria. Ma già si cominciano a preparare Lazio e Molise, a seguire……!

 

Sandro Michelini               Angela Piantadosi