Il Lipedema primario degli arti o le forme secondarie (che secondo statistiche epidemiologiche interesserebbe dal 11 al 13% della popolazione femminile), nei suoi tre stadi clinici, sembra insorgere alla pubertà sulla base di un disequilibrio del microcircolo determinato da una rallentata capacità di 4seohunt.com/www/www.soslinfedema.it. trasporto linfatico loco-regionale. L’ipossia conseguente si rivelerebbe come un importante stimolo alla replicazione ed alla crescita cellulare adipocitaria in soggetti predisposti. Non è un caso che, in collaborazione con la MAGI, l’Associazione di Genetica Presieduta dal collega ed amico Matteo Bertelli, abbiamo messo a punto un protocollo di studio genetico specifico sulle forme di Lipedema eredo-costituzionale (cioè la maggior parte delle forme), considerato l’elevato tasso di familiarità dell’affezione.
La Lipodistrofia dolorosa e fortemente deturpante, peraltro censita dall’O.M.S. tra le malattie ufficialmente riconosciute, può arrivare ad indurre gravi disabilità nei soggetti che ne sono affetti con netta riduzione delle perfomances personali nelle attività della vita quotidiana.
La panniculopatia-edemato-fibro-sclerotica (PEFS), comunemente ed impropriamente definita ‘Cellulite’ costituisce un quadro clinico ugualmente invalidante dal punto di vista estetico, spesso accompagnata a dolore e turbe dell’equilibrio psichico in molte giovani.
Vanno infine ricordate le condizioni cosiddette di ‘ritenzione idrica’, spesso con estrema facilità così definite da medici di famiglia e/o specialisti, che sovente non corrispondono alle realtà obiettive riscontrate e, oggi, verificabili con specifici test di approfondimento in questo senso che consentono di meglio orientare l’approccio terapeutico nei singoli casi clinici.
Molti di questi quadri sono spesso associati ad una condizione di eccesso ponderale, fino all’obesità patologica. Un calo ponderale, nella maggior parte dei casi, si realizza essenzialmente in altre sedi corporee ma non in quelle in cui la forma patologica si è instaurata. Un incremento ponderale, viceversa, si evidenzia immediatamente nelle zone corporee già colpite dall’affezione aggravandone il quadro clinico.
L’incremento ponderale locale spesso grava sulle strutture ossee ed articolari inducendo fenomeni di artropatia cronica, tenosinoviti, formazioni cistiche nei cavi poplitei, ulteriormente disabilitanti, e mal appoggio plantare .
Tali affezioni rispondono scarsamente ed in maniera incompleta all’esercizio fisico fine a se stesso. Rispondono parzialmente ad alcuni principi farmacologici e risentono parzialmente e temporaneamente (spesso con recidive a breve anche più serie dal punto di vista clinico) del trattamento chirurgico con ‘Liposuzione’.
Gentile sig.ra l’articolo che lei ha letto è da noi ospitato ma non siamo in grado di rispondere alle sue domande perché non siamo l’Ospedale. Le posso confermare che l’Ospedale è convenzionato con il Servizio Sanitario Nazionale, ma non saprei dirle altro. Provi a telefonare al centralino e chiedere informazioni.
Credo che qui possa trovare numeri utili. http://www.ordinedimaltaitalia.org/acismom-attivita-sanitaria-numeri-utili?eprivacy=1
Cordialità ed auguri di ogni bene.
il webmaster
Buongiorno. Da un anno mia hanno diagnosticato il lipedema a me(primo stadio) e mia mamma (stadio grave). E’ possibile sapere che cure fate, costi ecc? Soprattutto per mia mamma, se avete delle convenzioni con la sanità? Grazie,saluti
Salve dott Michelini vorrei sapere se è possibile effettuare una visita specialistica presso di lei per una valutazione e eventuale piano terapeutico per il mio problema, “lipedema” .Ho letto che ci si può , eventualmente , curare anche in parziale convenzione. Graziè!