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Come preannunciato precedentemente l’on Pastorelli ha presentato alla Camera un’interrogazione parlamentare sul linfedema al Ministro della Salute::COMUMICATO STAMPA SANITA’, PASTORELLI (PSI): GOVERNO INTERVENGA SU LINFEDEMA
Roma, 27 maggio 2014 – “Il Linfedema è una patologia molto seria; è ora che le strutture sanitarie siano messe in condizione di trattarla come tale, prendendosi seriamente cura delle centinaia di migliaia di persone che ne sono colpite”. È il commento di Oreste Pastorelli, deputato del PSI, dopo aver presentato un’interrogazione parlamentare, su proposta dell’Associazione “SosLinfedema”, rivolta al presidente del consiglio, Matteo Renzi, e al ministro della Salute, Beatrice Lorenzin: “Si tratta di una patologia cronica, progressiva, degenerativa e disabilitante ancora scarsamente assistita dal Sistema Sanitario Nazionale”, ha ricordato Pastorelli.
“Sin dal 2006 il Ministero della Salute ha lavorato alla definizione di linee guida sul linfedema, licenziando un documento già nel 2007: le Linee guida indicate, però, non sono state ancora approvate in via definitiva escludendo, di fatto, un consistente numero di cittadini italiani dall’accesso a cure intensive adeguate, in violazione di un esplicito diritto costituzionale”, sottolinea il deputato socialista.
Inoltre, nell’interrogazione, Pastorelli ha messo in luce anche gli sprechi derivanti dall’inadeguato trattamento della patologia: “Molti dei pazienti, durante le riacutizzazioni, finiscono spesso al pronto soccorso o ricoverati in reparti non idonei, ricevendo cure incongrue rispetto reali necessità. Le strutture ospedaliere perdono così posti letto per erogare trattamenti non risolutivi e i pazienti vanno incontro a ricoveri inopportuni”. “Chiedo che il governo prenda in carico direttamente la problematica, facendosi promotore dell’approvazione definitiva delle Linee guida per la cura dei linfedemi. È, inoltre, necessario reperire le risorse per istituire almeno un ‘polo d’eccellenza’ che possa soddisfare la domanda nazionale di cure per tale malattia”, ha concluso Pastorelli.