Riceviamo e pubblichiamo una nota interessante della dr.ssa Anna Maria Deias:
Salve Franco, attraverso questa mail cercherò di spiegarle qual è la realtà in cui opero, in qualità di fisioterapista esperta nel trattamento del linfedema, in Sardegna e in particolare nella provincia di Oristano.
Io lavoro in un distretto territoriale della ASL n°5, a Terralba dove accolgo tutti i pazienti con linfedema primario e secondario provenienti, non solo dal mio territorio di competenza, ma da tutta la
provincia (Oristano) e, in minor parte da altre province (probabilmente non sono ancora a conoscenza della mia esistenza o non sono disposti a “lunghi” spostamenti).
La maggior parte dei miei pazienti vengono visitati prima dell’inserimento dai fisiatri/linfologi del Businco di Cagliari (dr. Zolesio, Marini, Loddo, Esposito). Per la visita è necessaria la richiesta di visita fisiatrica e attraverso il CUP si può fissare
un appuntamento.
In seguito, i pazienti, con il piano di trattamento e la prescrizione del fisiatra possono passare nell’ambulatorio dove lavoro o telefonare, a Terralba e, di solito fisso un appuntamento per il primo incontro durante il quale avviene la presa visione e raccolta della
documentazione fotocopiata, la consulenza fisioterapica, la spiegazione del trattamento, le misurazioni ecc.
Il passo successivo è l’inserimento del paziente, in lista d’attesa che fin’ora non è stata superiore a uno-due mesi (si ricordi che sono la sola in tutta la provincia) e il suo inserimento.
Il trattamento da me eseguito è la FCD (fisioterapia complessa decongestionante) con drenaggio linfatico manuale, bendaggio multistrato e, nei casi che lo richiedono, linfotaping.
Le pazienti con linfedema secondario, con invalidità riconosciuta, hanno diritto: al trattamento gratuito sia nella fase d’attacco che in quella di mantenimento che io proseguo fino a necessità clinica valutata con i medici prescrittori; al materiale necessario per il
bendaggio linfologico; al tutore elastocompressivo, standard o su misura nella misura di 1-2 all’anno. Queste sono le agevolazioni previste nella regione Sardegna.
Per i linfedemi primari invece tutto questo non è previsto. Hanno diritto al solo tutore, 1-2 all’anno mentre per le sedute di drenaggio e di bendaggio pagano il ticket di €46,15 per ogni prestazione, di 8 sedute di trattamento.
I bambini con codice C03 non pagano nulla e hanno tutti i diritti del linfedema secondario.
Maggiori dettagli sulla parte burocratica potrete sicuramente averla dai medici.
Per quel che mi riguarda da circa 10 anni ho “introdotto” il trattamento del linfedema nella mia ASL con molte difficoltà, com’è facile capire. A tutt’oggi io seguo le procedure terapeutiche proprie dell’ospedale oncologico di Cagliari utilizzando i loro stessi
codici di trattamento ma, in realtà, il servizio in cui opero ha una convenzione di diverso tipo (l’inserimento è prioritario per i pazienti con trattamento globale ex art.26).
Finora ho potuto, seppur da sola, svolgere il mio lavoro, seguendo tanti pazienti con linfedema garantendo loro quello di cui necessitano, non ho mai avuto nessun freno ma neanche nessuna autorizzazione formale, scritta ma solo orale, a continuare a fare ciò che faccio.
Credo di aver dato un quadro di quello che è la situazione da noi e di quella che potrebbe essere una strada da percorrere.
Se ne avesse bisogno può contattarmi via mail.
La saluto
Anna Maria
Grazie Dott.ssa Deias per la sua solerte attività e anche per aver fornito delle informazioni molto utili.