Nella splendida cornice dello Stretto di Messina, in una giornata che più che autunnale sembrava primaverile con un Etna visibile in lontananza tutto innevato ed impreziosito dal sole alto che lo illuminava per mostrarci uno spettacolo stupendo, si è svolto un Corso organizzato dalla FADOI (Federazione delle associazioni dei dirigenti ospedalieri internisti) interamente dedicato al Linfedema cui hanno partecipato colleghi locali (intervenuti da tutta la Calabria), fisioterapisti, pazienti ed associazioni di malati (prima fra tutte SOS Linfedema).
Ha esordito il Referente regionale Antonio Marsico che, oltre a descrivere i contenuti del ‘vademecum’ Vivere con il Linfedema, edito da SOS Linfedema e da ITALF, ha provato a delineare le difficoltà assistenziali che assillano ancora oggi (nonostante l’approvazione delle linee di indirizzo ministeriali) i pazienti con Linfedema; tutto ciò in netto contrasto con la Regione Sicilia (Marsico ha ricordato la bellissima iniziativa tenutasi a Settembre dalle due Associazioni a favore, per la prima volta, della formazione di operatori pubblici per l’Istituzione di un nuovo Reparto dedicato presso l’ospedale di Noto). Al termine del suo intervento ha auspicato un interessamento anche da parte dei clinici presenti al fine di sensibilizzare le istituzioni locali a favore dei pazienti calabresi.
E’ stata poi la volta dello scrivente che ha necessariamente, come richiesto dagli organizzatori, dovuto presentare tutti gli aspetti di diagnosi e cura, con particolare riferimento alla diagnosi differenziale (con le patologie cardiache, epatiche, renali, tiroidee e con gli edemi da farmaci), molto apprezzata dagli internisti presenti, come sottolineato dal Primario ospedaliero Tramontano e dallo stesso Francesco Lione fautore dell’iniziativa nell’ambito del Congresso Regionale FADOI ed appassionato, da tempo, dei disturbi del sistema linfatico.
La relazione, che ha spaziato dai dati epidemiologici, con continui riferimenti alle linee di indirizzo ministeriali (ispirate dalle linee guida mondiali), alla diagnosi ed ai vari tipi di terapia, non ha risparmiato un particolare riferimento ed invito ai presenti a difendere l’attuale SSN (che lo scorso anno ha compiuto i 40 anni dalla sua istituzione e che tutto il mondo ci ha invidiato per decenni per la sua Universalità e per i principi fortemente democratici e solidali su cui è basato). Il 9,4% del PIL destinato alla Sanità nazionale, infatti, comincia ad essere insufficiente per soddisfare i bisogni di una popolazione in cui stanno aumentando le patologie croniche e, soprattutto, l’età media della popolazione stessa. Per questo, per forza di cose, è in atto un progressivo, lento ma inesorabile potenziamento dell’assistenza privata al sfavore del pubblico con l’unico reale problema che tra non molto, se non si assiste ad una inversione di rotta, specialmente per certe patologie veramente potrà curarsi solo chi potrà economicamente permetterselo. Tristi osservazioni che però occorre cominciare a fare ad alta voce per adoperarci tutti a migliorare gli standard in una maniera qualitativamente accettabile dall’intero Sistema Sanità.
Al termine degli interventi il responsabile Regionale della FADOI, unitamente ai moderatori Tramontano e Lione hanno voluto consegnare allo scrivente una targa ricordo per quanto ci si è adoperati a favore dei pazienti sofferenti; un pensiero tanto inatteso quanto gradito che il sottoscritto ha accettato con emozione e con grande riconoscenza, con la promessa che presto verrà organizzato un nuovo Corso teorico-pratico a Reggio per meglio qualificare gli operatori dedicati a queste patologie per ricercare assieme possibili soluzioni organizzative locali che consentano di procedere con una presa in carico adeguata di questi pazienti.
Prosegue costante il lavoro delle associazioni a favore della divulgazione e Formazione con sempre maggior interesse da parte del territorio, testimoniato, anche in questa circostanza, dalla sala Congressuale gremita.
Dr. Sandro Michelini
Reggio Calabria 21 Novembre 2019